Stress lavorativo: tre recenti pronunce del Tribunale di Milano (663/2025), del Tribunale di Napoli (4811/2025) e della Corte di Cassazione (20249/2025) ridefiniscono la responsabilità per danno da usura psico‑fisica, il risarcimento e la prova presuntiva


Tre recenti pronunce – Tribunale di Napoli (4811/2025), Tribunale di Milano (663/2025) e Corte di Cassazione (20249/2025) – offrono prospettive diverse ma complementari sulla tutela contro lo stress lavorativo.
Il Tribunale di Napoli riconosce la risarcibilità del danno da usura psico-fisica anche in rapporti di breve durata (7 mesi), qualificandolo come lesione in re ipsa e collegandolo alla colpa organizzativa.
Il Tribunale di Milano introduce un criterio di liquidazione innovativo, ancorato alle Tabelle milanesi e svincolato dal reddito, rafforzando la tutela alla luce del diritto sociale europeo.
La Cassazione, infine, pur negando l’automatismo risarcitorio, ammette la prova presuntiva, confermando la responsabilità datoriale in presenza di violazioni gravi e protratte dei diritti al riposo e alla pausa.