Molestie sessuali sul lavoro e risarcimenti al ribasso


Le più recenti pronunce in materia di molestie lavorative – tra cui la Corte d’Appello di Palermo n. 822/2025 e i Tribunali di Grosseto (n. 211/2024) e Massa (n. 215/2025) – evidenziano una persistente tendenza a liquidazioni del danno morale e non patrimoniale di importo modesto, spesso parametrate alla retribuzione della vittima.
Un orientamento che rischia di compromettere la funzione dissuasiva della tutela antidiscriminatoria e di tradursi in una nuova forma di “vittimizzazione secondaria”. Da qui il dibattito sulla necessità di introdurre criteri uniformi e parametri minimi di liquidazione, in coerenza con la Convenzione OIL n. 190/2019 e con il diritto dell’Unione europea.
Il tema è approfondito nel contributo pubblicato su IUS Lavoro del 23 ottobre 2025, qui liberamente scaricabile.