(Da Il Giuslavorista – 22 Dicembre 2021)
(di Domenico Tambasco)
Premessa
Tre recenti pronunce, rispettivamente del Tribunale di Monza, della Corte di Cassazione e della Corte Europea dei diritti dell’uomo, ci ricordano come l’attività “maieutica di formazione del diritto vivente” (1) proceda spesso attraverso impercettibili mutamenti: eppur si muove.
Parliamo della materia relativa alle condotte persecutorie sul lavoro, da oltre un ventennio oggetto di elaborazione giurisprudenziale nella cronica assenza di un intervento legislativo.
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